Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: chiaro

Numero di risultati: 32 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Le due vie

255059
Brandi, Cesare 32 occorrenze

Le due vie

È chiaro dunque che, dopo che si è riconosciuta questa posizione dialettica dello spettatore verso l’opera, rientrerà nel metodo di una corretta

Pagina 101

Le due vie

ricevente — si integri, questi, o no — ma sull’apertura che è offerta dalla stessa struttura formale dell’opera. È chiaro che, pur se la possibilità da

Pagina 105

Le due vie

Tuttavia è chiaro che una distinzione così netta fra le opere aperte e quelle che sono solamente oscure 6 non si può fare dal solo punto di stazione

Pagina 108

Le due vie

, che diverrebbe quello che è la ciotola di Spoerri attaccata alla tavola: un oggetto costituito. Quindi è chiaro che, per l’architettura, non si realizza

Pagina 112

Le due vie

spazio esterno, ecco il vero, il nuovo tema dell’architettura moderna 12. Una volta enunciato, risulta chiaro, perché nell’urbanistica moderna

Pagina 117

Le due vie

formale che era. È chiaro che, per chi considera l’opera d’arte nella sua essenza, non ci può essere né moto sacralizzante né desacralizzante, in quanto

Pagina 123

Le due vie

; ed in questo movimento è chiaro che si simula più che si intenzioni effettivamente l’integrazione dello spettatore. Si simula, perché quel movimento

Pagina 129

Le due vie

quanto la può rendere più facile e volgare. È chiaro che intenziona, con ciò, qualcosa di inespresso, e che vale proprio in quanto inespresso, perché

Pagina 141

Le due vie

pittura su fotografia o viceversa, diventa assai più difficile ad essere fermato in un modo unidirezionale. Diventa chiaro allora che tanto per la

Pagina 143

Le due vie

’istantanea, alla resa diretta del vero, la pittura. Con questo è chiaro che il parallelismo della fase iniziale per la pittura e la fotografia, non poteva

Pagina 143

Le due vie

quella del pittore. Ora è chiaro che il pittore, nel costituirsi l’oggetto, non si pone come spettatore dell’oggetto, ma anzi sospende l’oggetto dal

Pagina 147

Le due vie

queste distanze si accorciano nel modo inverso a quanto avveniva quando la fotografia faceva Corot o Courbet o Degas. Allora era chiaro che la visione

Pagina 148

Le due vie

’immagine di Manet o di Renoir, dove non c’è sfocatura ma straordinario lampeggiamento: come del resto in Franz Hals e in Velasquez. È chiaro a questo

Pagina 150

Le due vie

A questo punto dovrebbe risultare chiaro quanto sarebbe ozioso ripresentare la domanda: ma insomma è arte o non è arte il cinema? Questo dilemma

Pagina 155

Le due vie

enunciato resulterà chiaro che nel primo caso si tratterà unicamente di un fenomeno riproduttivo, in cui l’oggetto, come si è spiegato differenziando l

Pagina 160

Le due vie

, prelevamento quasi integrale sull’oggetto percepito, oppure da reintegrazione al momento della formulazione d’immagine. Questa distinzione posta, è chiaro che

Pagina 162

Le due vie

potenziale ricchezza fenomenica. È chiaro, a questo punto, che il momento dell’investitura simbolica difficilmente potrà coincidere con quello di un

Pagina 163

Le due vie

A questo punto sarà chiaro che la bipolarità dell’arte, rispetto ai due punti di stazione da cui l’opera d’arte va indagata, è una bipolarità che si

Pagina 17

Le due vie

documenti, mette in chiaro che l’ipotesi più verosimile è che, Leonardo, con la matrigna non sia mai stato, perché il padre e la matrigna abitavano a

Pagina 176

Le due vie

È chiaro che la strumentazione metodologica altro non è che il metodo induttivo delle scienze, a cui si vuole assimilare anche l’estetica. Ma alla

Pagina 24

Le due vie

’arte come di oggetti fuori della coscienza. È chiaro che, una volta poste le opere d’arte fuori della coscienza, è impossibile reintrodurvele se non

Pagina 28

Le due vie

Vediamo se vi siano, al di fuori dell’arte, manifestazioni che presentino una caratteristica così straordinariamente contraddittoria. Ma è chiaro che

Pagina 31

Le due vie

, percezione e godimento. Denota il punto di vista del consumatore piuttosto che quello del produttore.» 33 Messo in chiaro ciò, sarebbe fuor d’opera un

Pagina 38

Le due vie

Il quadro generale si presenta ormai abbastanza chiaro: i tentativi di concettualizzare l’arte come segno, come messaggio, come comunicazione si sono

Pagina 52

Le due vie

Sarà chiaro, allora, che la distinzione fra quello che appartenga al primo o al secondo ramo della critica non si è intesa qui formalisticamente, ma

Pagina 54

Le due vie

possibili direttrici di marcia, risulterà chiaro che si dovrà essere estremamente attenti a non confondere fra loro le strutture tipiche con cui astanza

Pagina 59

Le due vie

sarebbe stato chiaro che la specificità dell’opera d’arte, in quanto tale, ne restava fuori.

Pagina 63

Le due vie

linguistico, risulta chiaro che ne esula qualsiasi specificità della poesia. Trattata come un messaggio diviene un corpo di dissezione anatomica, da cui lo

Pagina 66

Le due vie

Il problema allora è, se un contrasto simile fra le due meccaniche abbia o no portato ad un conflitto col principio di identità: ma è chiaro che, non

Pagina 84

Le due vie

. Ma è chiaro che la dialettica della storia, appunto perché desunta dalla storia, e cioè dal passato, si constata, ma non si predetermina: è una

Pagina 92

Le due vie

caratterizzazione della pittura fiorentina dei due secoli ricavandola dalle varie interazioni sociali, politiche dell’epoca, con un chiaro intento marxista.

Pagina 96

Le due vie

chiaro che le differenze stilistiche sono dovute non solo alle differenze individuali tra i vari artisti, ma anche al fatto che tali opere furono

Pagina 97

Cerca

Modifica ricerca